NON CHIAMIAMOLA RIPARTENZA, CHIAMIAMOLO CAMBIAMENTO
- Lasciala li sta mascherina!
- Ma lì per terra mi fa schifo.
- Non toccarla imbecille che t’infetti!
- Ma ho i guanti e qualcuno lo deve fare.
- Lascia stare! Lo spazzino pulirà.
- Sai cos’è che non sopporto?
- Dai, sentiamo che cos’è!
- La mancanza di civiltà e uno zero in dignità.
- Che parole roboanti! Che principi esaltanti! Vuoi tu cambiare il mondo? Si!
E’ giusto, sarebbe bello, un bel salto di qualità. Ma… così fan tutti e allora... e allora è tempo perso e…
- Così fan tutti non è vero! L’altro ieri un ragazzino l’ha buttata nel cestino.
- Avrà visto qualcuno che lo faceva o così gli hanno insegnato; è questione di creanza ma non cambia la sostanza
- Uno è uno e qualcosa vorrà pur dire; se qualcuno l’ha guardato avrà forse imparato.
- Sei il solito ottimista; per carità! Io t’ammiro ma…pensiamo a ripartire e a tornare come prima, poi…
- Ma, che cosa? Non senti anche tu una voce che ti dice di cambiare?
- Si! Cambiare, io? Proprio io? Bella questa!
- Cambiare, si! Cambiare, o sto virus non ci sta insegnando niente?
- Ma che cambino i ministri, i politici di Roma, i consiglieri delle città…
- Si! Con quelli stiamo freschi! Noi per primi dobbiamo fare e non è più il momento per demandare; diamo una svolta ai
nostri comportamenti e coinvolgiamo i renitenti:
1. Non butto in terra la sigaretta così la strada sarà perfetta
2. Metto la cartaccia nel cestino - resta pulito il giardino
3. Sulle strisce attraverso - non è mai tempo perso
4. Viva voce quando guido - così ritorno al mio nido
5. La lattina che ho bevuto - va a finire nel rifiuto
6. Faccio la differenziata - la città sarà più amata
7. Non parcheggio dov’è vietato - evito d’essere multato
8. Quando posso vado in bici - così respirano gli amici
9. La mascherina mi protegge - non la butto in mezzo al gregge
10.Se regalo un sorriso – vedo la gioia sul tuo viso
- Sarem peggiori o migliori dopo questa pandemia?
- Bella domanda! Dentro l’uomo c’è un po’ di tutto:
bene e male,
ignoranza e saggezza,
onestà e scaltrezza,
generosità e avarizia,
compassione e indifferenza,
umiltà e arroganza
,
intelligenza e stupidità,
volontà e negligenza.
Ha però una grande opportunità: usar bene la sua libertà.
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LA PAROLA E LA SOSTANZA
Parole meditate, parole in libertà
Parole misurate, un mare di parole
Parole convincenti, parole disarmanti
Parole ragionate, deplorevoli parole
Parole conosciute, parole che non so
Parole sussurrate, un urlo di parole
Diritto di parola; parole sempre più pesanti
Parole, parole, una cascata di parole…
a volte utili, preziose, rassicuranti, precise, coinvolgenti…
a volte, troppe volte, sguaiate, suadenti, arroganti, false, cattive
Sentita o ascoltata?
Ignorata o condivisa?
Capita o travisata?
“Sai com’è, una parola tira l’altra
e comunque ci vogliono fatti, non parole”
Il fatto e le parola
La sostanza e la promessa
La libertà e il raggiro
La legalità e l’inganno
Il coraggio e la chiacchiera
Il cambiamento e la dichiarazione
Non sprechiamo la parola,
non buttiamola per terra.
Non a tutti e dato a usarla
e c’è chi muore per averla
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nonnoGio (21 novembre 2020)
Poesie scritte dal Socio Giorgio Milani
Segreteria Seniores Torino 2021
Segreteria Seniores in Smart Working
Foto di Graziella Pagliano