COVID19

 

 

 

E’ così,

 

siamo sicuri di essere insicuri, è una cosa che ci accomuna ma non unisce

 

lo sapeva bene l’imperatore che da tempo programmava la sua macchina del male per dividere,

 

rubando dignità, anima e futuro ai suoi sudditi

 

poi, senza invito, alla corte dei potenti si è presentato un microscopico essere, più potente di loro;

 

loro, che prevedevano il futuro, proiettati nell’olimpo degli dei

 

l’imperatore all’angolo, senza mascherina per pararsi il culo

 

l’imperatore cinico, che considerava i non eletti numeri, da gettare senza salvagente nella pentola

 

bollente dei loro algoritmi, del libero mercato, della globalizzazione selvaggia

 

in questo caso non bastava un clik per cancellare l’indesiderato ospite, non servivano eserciti, armi

 

di distruzione di massa o acrobatiche operazioni finanziarie

 

preso dalla disperazione si rivolse, come gli dei dell’olimpo, al fedele oracolo, che gli disse in un

 

linguaggio semplice e chiaro:

 

vedi, esiste una morte biologica, quale quella causata dall’essere invisibile che hai di fronte, e una

 

morte interiore causata dall’uomo per sete di potere

 

la prima è condizionata dal fatto che l’essere invisibile ha una sola possibilità; sopravvivere a spesa

 

di un altro essere vivente

 

nel secondo caso invece, la scelta è molto più ampia e la discrezionalità fa la differenza

 

tu, nonostante questo, hai scelto di vivere da parassita, nutrendoti della vita degli altri, lasciati nella

 

disperazione e nell’indigenza; non curandoti della terra su cui cammini, dell’aria che respiri, della

 

salute e del benessere di chi ti sta intorno. Ripensa quindi alle cose che fai nell’ottica del bene

 

comune

 

L’imperatore rimase in silenzio poi aggiunse: Sì ma mi accuserebbero di buonismo, di retorica, di

 

demagogia, di utopia, di ridare pericolosamente la parola al popolo esponendomi al male di ritorno

 

insito nell’uomo, in poche parole di restituire diritti civili e libertà a tutti, cosa ormai storicamente

 

impossibile

 

La risposta dell’oracolo fu ancora semplice: disse: “Fregatene”, solo così potrai riconquistare la tua

 

libertà.  Non ascoltare chi spreca parole in nome della storia, la storia è amica del tempo, va e viene

 

come e quando gli pare, vola al di sopra di tutti e, quando decide di atterrare, non si fa annunciare.

 

L’imperatore salutò l’oracolo e tornò indietro, in parte sollevato in parte preoccupato per quello che

 

aveva sentito. Il tempo stava per scadere. Bisognava decidere.

 

 

                                                                                                                                                                                                             26 aprile 2020

 

                                                                                                                   Racconto di Gandolfo Barbarino Socio familiare di Maria Pia Massafra

 

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Passeggiata deserta sulla riva sinistra del Po a San Mauro

 

aprile 2020

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Foto scattate da Graziella Pagliano