Spunti ed informazioni desunti da:
“Suez. La costruzione del canale marittimo fra Occidente e Oriente”
di Pompeo De Angelis edito da Kion Editrice nel 2019
e
“Giornale di viaggio in Egitto e inaugurazione del Canale di Suez”
di Morra Di Lavriano edito da Geodia Edizioni Internazionali nel 1995
il Socio Umberto Panizza ha proposto questo riassunto dei due libri letti durante questo periodo di pandemia. Pur cercando di essere conciso, non è stato possibile rendere il racconto più breve, di conseguenza si è deciso di dividere il testo in due parti . La seconda parte sarà pubblicata a metà ottobre
· Nel secolo XIX l’avvenimento più importante riguardo ai traffici marittimi ed alle politiche coloniali fu l’apertura del canale di Suez che rese enormemente più rapidi i collegamenti tra Occidente ed Oriente per le navi commerciali e per le navi da guerra.
Il canale fu realizzato ad Ovest della penisola del Sinai tra Porto Said sul mare Mediterraneo e Suez sul Mar Rosso. Il canale si realizzò tramite due distinte tratte rispettivamente a Nord ed a Sud dei Laghi Amari.
Questo istmo artificiale rese possibile la navigazione diretta dal Mediterraneo all’ Oceano Indiano senza più la necessità di circumnavigare l’Africa lungo la rotta del Capo di Buona Speranza e ciò con un grande risparmio di tempo, di costi e di fatiche.
La realizzazione di un canale tra il Mediterraneo ed il Mar Rosso, vagheggiata fin dall’ antichità, prese finalmente corpo e fu un’impresa che occupò politici, geografi, scienziati, progettisti e costruttori per circa due decenni fino al completamento dei lavori nel 1867 ed alla concreta apertura del canale nel 1869.
Nel corso degli anni di gestazione del progetto numerosi furono i retroscena, i contatti diplomatici, gli accordi, i contrasti tra le Nazioni interessate, i conflitti armati ed i macchinari innovativi ed imponenti utilizzati per la costruzione del canale che fu realizzato principalmente grazie all’ imprenditore francese Ferdinand de Lesseps su progetto principale dell’ingegnere Italo-austriaco Luigi Negrelli.
Fu un’opera grandiosa e fu inaugurata con grande sfarzo dai principali regnanti di allora.
I principali protagonisti che contribuirono alla realizzazione dell’opera furono:
Ferdinand de Lesseps.
· È stato il protagonista più importante ed è grazie alla sua volontà ed ai suoi continui sforzi che il canale poté essere realizzato.
Nato nel 1805 a Versailles e morto nel 1894 a Guilly a 89 anni.
Nel 1832 de Lesseps, proveniente via mare da Marsiglia, sbarcato ad Alessandria d’ Egitto qui venne forzatamente trattenuto insieme agli altri passeggeri ed ai marinai della nave nel lazzaretto della città in una quarantena di quaranta giorni per il timore di un’epidemia - di peste? - in quanto durante il viaggio per cause non del tutto chiare era morto un passeggero il cui corpo per evitare possibili contagi venne gettato in mare.
Fu durante la quarantena che iniziò ad appassionarsi al progetto del canale leggendo la relazione di una spedizione scientifica inviata da Napoleone Bonaparte in Egitto per studiare la fattibilità della creazione dell’istmo artificiale.
Dopo diverse esperienze avute all’ estero negli anni precedenti nel 1832 fu nominato vice console francese ad Alessandria d’ Egitto ove fu accolto favorevolmente da Mehemet Alì viceré d’ Egitto.
Nel 1833 fu nominato console generale ad Alessandria e nonostante una epidemia di peste di quell’ anno che costò la vita ad un terzo della popolazione del Cairo riuscì ad ottenere dal nuovo viceré Said Pascià la concessione per la costruzione del canale.
Quando possibile amava trascorrere periodi nella tenuta con castello di Chenaie a sei ore di carrozza da Parigi. La tenuta era stata ereditata dalla suocera ed era stata totalmente ristrutturata da de Lesseps che si trasformò anche in un signore di campagna. Tra l’altro aprì un allevamento che incrociava stalloni arabi importati dall’ Egitto con la razza equina locale. In questa tenuta si rifugiò nel 1852 quando in Francia vi fu un colpo di stato che rovesciò la seconda repubblica e con Napoleone III ristabilì l’impero.
Causa un’epidemia di scarlattina avvenuta in Francia nel 1853 de Lesseps nello stesso anno perse la madre, la moglie ed il figlio maggiore; a seguito di questi eventi luttuosi decise di ritornare in Egitto ove si dedicò con tutte le forze alla realizzazione del progetto del canale di Suez.
Al riguardo per parecchi anni svolse un’attività frenetica di viaggi continui con tutte le capitali europee per coinvolgere i principali regnanti dell’epoca ed ottenere il loro supporto alla realizzazione del progetto.
Luigi Negrelli.
· Nato a Fiera di Primero vicino a Trento nel 1799 e morto a Vienna nel 1858 a 59anni.
Di origini italiane si laureò in ingegneria al Politecnico di Innsbruck ed ottenne la cittadinanza austriaca.
Si trasferì in Svizzera ove svolse attività nel campo delle reti ferroviarie e fu nominato ispettore generale delle ferrovie dell’Impero Austriaco.
Iniziò ad approfondire l’ipotesi della realizzazione del taglio dell’istmo di Suez negli anni ‘40 e stese un suo progetto che fu l’unico, tra altri progetti concorrenti, che prevedeva l’assenza delle chiuse ai due imbocchi del canale e ciò in quanto in base ai suoi studi non vi era un dislivello degno di nota tra il mare Mediterraneo ed il Mar Rosso.
E ciò contrariamente alle conclusioni della relazione tecnica degli ingegneri di Napoleone che nei primi anni ‘30 previde un dislivello tra i due mari di 10 metri.
Nel 1854 il nuovo viceré d’ Egitto Said Pascià, nonostante l’Inghilterra fosse fortemente contraria alla realizzazione del progetto e che invece privilegiava la realizzazione di una linea ferroviaria Alessandria-Il Cairo con progettista Stephenson, diede l’incarico a Ferdinand de Lesseps di realizzare l’opera che a sua volta scelse il progetto tecnico ingegneristico di Negrelli.
Ne segui una straordinaria, franca e cordiale collaborazione tra Negrelli e de Lesseps con corrispondenze epistolari ed incontri a Vienna e Trieste. Nel 1856 de Lesseps invitò l’Italo austriaco a far parte della Commissione Internazionale per lo Studio dell’Istmo di Suez.
Nel 1858 Negrelli ottenne da Said Pascià la direzione dei lavori, ma mori’ pochi giorni dopo per un blocco renale.
Purtroppo non poté vedere la conclusione dei lavori avvenuti dieci anni dopo la sua morte che furono realizzati grazie al suo progetto ingegneristico.
Una delle principali strade del Cairo fu dedicata alla sua memoria.
Lord Henry John Temple Palmerston.
· Nato a Westminster nel 1784 e morto a Broket Hall nel 1865 a 81 anni.
Fece parte del governo inglese - regina Vittoria - ove rivestì gli incarichi di ministro degli Esteri e Primo Ministro nel periodo in cui l’Inghilterra attraversava la sua massima potenza a livello internazionale.
È passato alla storia come politico aggressivo e poco diplomatico che contribuì a creare non poche controversie a livello internazionale.
Con riguardo al progetto del canale di Suez si dimostrò costantemente e fermamente contrario ed indirizzò anche i giornali inglesi a portare avanti una campagna contraria al progetto.
A nome del suo governo sostenne l’ assurdità ad aprire un corridoio che a sua detta sarebbe stato limitato al solo passaggio di velieri in quanto le navi non avrebbero potuto gettare l’ ancora nel fondale friabile del Mar Rosso, che l’ operazione si sarebbe risolta in una enorme perdita economica con il denaro degli azionisti andato perduto, che i calcoli di Negrelli erano sbagliati e che vi era un forte dislivello tra i mari delle due entrate del canale che avrebbe richiesto un sistema di chiuse praticamente ingestibili, che in caso di guerra con la Francia pochi soldati francesi avrebbero potuto occupare il canale e tenerlo aperto per loro e chiuso per gli inglesi.
Palmerston ed il suo governo continuarono per anni a fare pressione sulle principali cancellerie europee e su Istanbul, centro del potere ottomano, affinché venisse scelta l’alternativa del collegamento ferroviario. Al riguardo da non dimenticare che in quell’ epoca l’Inghilterra era tra i più importanti produttori mondiali di materiale ferroviario incluse locomotive.
Solo a seguito della guerra civile americana (1861-1865) che fortemente ridusse gli arrivi in Inghilterra delle balle di cotone materia prima questa essenziale per la potente industria tessile inglese (la produzione tessile rappresentava circa la metà del prodotto lordo inglese) che il governo inglese cambio’ idea - tra l’altro Palmerston era al termine del suo mandato - progettando di realizzare la produzione del cotone nel territorio dell’India Britannica. E quale conseguenza per la manifattura inglese l’ipotesi dell’istmo di Suez avrebbe permesso molto più facilmente ed a minori costi l’arrivo della materia prima dall’ India.
I viceré dell’Egitto.
· Premessa: nel periodo storico in argomento l’Egitto faceva parte dell’impero ottomano la cui sede era ad Istanbul in Turchia ed il cui massimo esponente era il Gran Visir (il Sultano). Tutte le decisioni importanti, sia interne che internazionali, prese dalle nazioni rientranti nella sfera dell’impero ottomano dovevano preventivamente ottenere l’assenso del Gran Visir.
Nel periodo riguardante il progetto del canale di Suez in Egitto si susseguirono tre Khedive’ (cioè Viceré), tutti filo francesi, che furono: a) Mohamed Ali che è considerato il fondatore dell’Egitto moderno, che si avvalse di consiglieri francesi e che regnò fino al 1853 quando fu assassinato; b) Said Pascià figlio di Ali che era particolarmente legato a de Lesseps e che regnò fino al 1863. Nota: la cittadina sullo sbocco del mare Mediterraneo che si chiamava Pelusium (= fango in aramaico) su iniziativa di de Lesseps in omaggio a Said Pascià nel 1859 cambiò nome in Porto Said); c) Ismail Pascià nipote di Said, non essendo stato possibile applicare la linea della primogenitura, che regnò fino al 1879 e che quindi vide il termine dei lavori del canale e che organizzò le feste riguardanti l’inaugurazione del canale stesso.
Da notare comunque che le decisioni di questi Khedive’ sul proseguo dei lavori del canale, pur essendo loro favorevoli, sovente apparvero incerte e dubbiose cause la posizione non sempre chiara del Gran Visir di Istanbul che a momenti alterni non voleva scontentare l’Inghilterra che in quell’ epoca era la più potente nazione del mondo.
I lavori per la realizzazione del canale......
il seguito alla prossima puntata
Ferdinand de Lesseps
Lord Henry John Temple Palmerston
Luigi Negrell
Vicerè Ismail Pascia