Narrazione del libro COSMA MANERA E LA LEGIONE REDENTA

 

a cura del Socio Umberto Panizza

 

 

Io dedico parte del mio tempo libero alla lettura di avvenimenti storici particolari sovente poco noti. Si tratta

 

di argomenti contenuti in libri a scarsa divulgazione e sovente difficili da trovare.

A titolo di esempio riassumo in sintesi qui di seguito il contenuto di uno dei libri che recentemente sono

 

riuscito a recuperare e la cui lettura mi ha tenuto compagnia in questo periodo di confinamento.

 


Titolo:  Cosma Manera e la legione redenta


Autore: Roberto Guarasci, professore presso l’ Università di Calabria


Editore: Aracne editrice Roma


Edizione: nov. 2018



Premesse, per comprendere il contesto:

 

- gli eventi descritti si svolgono tra il 1916 ed il 1920 cioè durante e subito dopo la fine della prima

 

guerra mondiale e durante la rivoluzione bolscevica in Russia


-  l’ Italia, dopo aver abbandonato la Triplice Alleanza (Austria, Germania, Italia), nel 1915, 10 mesi dopo

 

l‘inizio del conflitto, è entrata in guerra a fianco della Triplice Intesa (Gran Bretagna, Francia, Russia). La

 

promessa per il passaggio di alleanza è stata che in caso di vittoria l’Italia avrebbe ottenuto alcuni territori

 

che allo scoppio della guerra erano sotto il dominio austroungarico quali Istria, Trentino ed altri.


-  l’ Austria aveva reclutato a far parte del suo esercito migliaia di soldati di etnia italiana che risiedevano in

 

terre che l’ Italia considerava irredente e cioè formalmente ed ingiustamente poste sotto il controllo

 

 austroungarico (irredente = da salvare, da portare sotto il controllo italiano).


-  la Russia durante il conflitto aveva tra gli altri fatto prigionieri circa 35.000 soldati austriaci di etnia italiana

 

e li aveva trasferiti in lager in Siberia dove anche per decisione dei rivoluzionari comunisti erano tenuti in

 

condizioni disumane al gelo e con cibo insufficiente. Alcune migliaia di prigionieri morirono di stenti.

 



Quanto sopra premesso il libro descrive l’incarico dato nel 1916 dal Governo italiano (presidente Orlando)

 

al maggiore dei Carabinieri Cosma Manera di organizzare il recupero di quanti più soldati possibile di etnia

 

italiana detenuti dalla Russia principalmente in Siberia ma non solo.


Cosma Manera era nato ad Asti nel 1876 ed aveva avuto lunga esperienza di attività militare in molti paesi

 

stranieri, tra cui Europa, Russia, Africa, Cina etc e conosceva diverse lingue straniere.


Organizzare il recupero dei soldati prigionieri in territori così lontani (almeno 10.000 km) senza neppure

 

disporre delle loro localizzazioni esatte (erano distribuiti in vari punti del territorio russo e non solo in

 

Siberia) e senza una collaborazione da parte dei rivoluzionari bolscevichi era cosa molto complessa da

 

realizzare e portare a termine.


Nel complesso l’operazione realizzata con il supporto di diversi collaboratori e dell’Intelligence è durata

 

alcuni anni e si è conclusa nel 1920.


Non sto in questo contesto di riassunto molto sintetico degli eventi a descrivere i numerosi viaggi in

 

praticamente tutti i Paesi orientali dalla Russia, alla Cina, al Giappone oltre che ai contatti con i principali

 

Paesi europei, non sto a descrivere le difficoltà a volte insuperabili con i vertici militari e politici locali, le

 

difficoltà dei collegamenti avvenuti via ferroviaria e via navale.


I rimpatri avvennero in più riprese ed in più viaggi. Qui ricordo che il rimpatrio più importante avvenne

 

riuscendo a far giungere un gran numero di soldati dalla Siberia alla Concessione italiana di Tientsin in

 

Cina. Di qui nel 1920 utilizzando tre navi mercantili americane Cosma Manera riuscì, passando per il mar

 

Rosso e dopo due mesi di viaggio, a portare parecchie migliaia di soldati in Italia sbarcando a Trieste.

 

Questi soldati costituirono la Legione Redenta.

 

Complessivamente Manera, secondo un rapporto dell’ambasciatore italiano a Pechino, riuscì a far

 

rimpatriare 26.000 irredenti.


Una volta completato il rientro sorse, come è facilmente immaginabile, il grosso problema della

 

collocazione, incluso il trasferimento in alcune delle terre che al termine della guerra divennero redente, e

 

dell’assistenza degli ex soldati ora diventati civili che fu in buona parte anche affidato alla Croce Rossa

 

Internazionale.


A dimostrazione della stima e della considerazione ottenuta in campo internazionale nella realizzazione del

 

compito affidatogli Cosma Manera ha ricevuto le più alte decorazioni da molti Stati con i quali era entrato in

 

contatto; tra questi ad esempio la Bulgaria, il Giappone, l’ Inghilterra, la Francia.


Il legame di Manera con i “ suoi” Redenti continuerà durante tutta la sua vita nella quale intrattenne con

 

gran parte di loro una fitta corrispondenza.


Manera terminato il suo incarico ricevette successivamente nel tempo diverse promozioni l’ultima delle

 

quali nel 1940, quando era già in pensione, fu la promozione a Generale di Brigata.


Cosma Manera nacque ad Asti il 15.6.1876 e morì a Rivalta Torinese il 25.2.1958 a 81 anni.

 

 

Umberto Panizza 

Se vuoi scaricare il testo clicca qui                                                                                                                                     

 

                                                              Copertina del libro

 

 

 

 

Ritratto di Cosma Manera