Il Paese innanzi tutto
(in tempo di Coronavirus)
È suonata la campana
che ha battuto un’ora strana,
è stato un suono devastante
un contagio dilagante.
Questo virus in un niente
ha colpito tanta gente,
qualche avvisaglia c’era stata
ma dagli uomini ignorata.
Incredulità, confusione,
intraprendenza e decisione.
Cosa do a sto ammalato
che mi guarda disperato?
A chi devo dar ragione?
Allo Stato o alla Regione?
Di chi è la competenza
quando scatta l’emergenza?
Ma il virus che colore ha?
E l’infermiere che dirà?
Qui c’è poco da parlare
bisogna solo darsi da fare.
“C'è qualcosa che viene prima della politica e che segna il suo limite. Qualcosa che non è disponibile per nessuna maggioranza e per nessuna opposizione”
Il dovere non è un’opzione
quando chiama la Nazione,
e se non c’è la mascherina
lascio morire la vecchina?
Non eroi siamo stati
ma operatori abbandonati
,
con il buon senso abbiamo operato
e in tanti ci han ringraziato.
I soldi della sanità
lì ha mangiati Alì Babà.
e per salvar la situazione
han bloccato l’assunzione.
A gran voce dobbiam gridare,
ma mai disposti a mollare.
Quando chiama il fratello
il nostro Inno è sempre quello.
“L'unità morale, la condivisione di un unico destino, il sentirsi responsabili l'uno dell'altro”
Cosa siam noi italiani
un po’ snobbati dai Tulipani?
Altruisti e intraprendenti,
brava gente o delinquenti?
Cosa siam? Siamo un po’ come Arlecchino,
tanti colori e un sol destino.
La diversità è una ricchezza
sol se rinforza l’interezza.
“Una generazione con l'altra”
“ Un territorio con l'altro”
“Un ambiente sociale con l'altro”
“Tutti parte di una stessa storia. Di uno stesso popolo"
nonnoGio (18 aprile 2020)
SI! Oggi è il primo giorno
di primavera 2020
Oggi è il primo giorno di primavera
e tu corona non puoi farci niente.
Si! Oggi è il primo giorno di primavera
e alla facciaccia tua, le rondini le ho viste come
sempre
I fiori nel giardino stanno spuntando
e tu corona non li puoi fermare
Noi a casa reclusi alla finestra,
guardiamo la natura più forte del male
Tu corona ci hai preso in contropiede
perché noi credevamo d’esser onnipotenti.
Si! Pensavamo di saperne più di LUI…
Ma siamo come la paglia in mezzo alla corrente
Maledetto corona!
Se credi di bloccarci la speranza
ti sei sbagliato.
Perché quando la sventura ci colpisce
l’uomo si sveglia
e per un po’ rinsavisce
La lezione sarà dura da imparare,
ma non ci resta altro da fare.
La suonata sarà lunga e faticosa,
ma con i polmoni torneremo a respirare
e allora, non smetteremo più di ballare
nonnoGio (21 marzo 2020)
Poesie scritte dal socio Giorgio Milani
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Voglia di Libertà
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Dipinti del socio
Claudio Pellegrino
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Laggiù una luce